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Lorenzo Milani (1923-1967), con la sua critica al classismo e alla selettività della scuola obbligatoria pubblica e privata, ha lasciato un'impronta indelebile come maestro e come cittadino; con Barbiana, in veste di parroco, ha saputo anche dimostrare che una buona scuola, pur in condizioni pedagogiche e sociali estreme, è possibile. Secondo la sua teologia pastorale la parola non è parola di Dio se si limita ad aggiungersi alle nostre, ma diventa tale se in esse si fa carne. Da qui nascono il suo amore per le parole e il miracolo che fa sì che al lettore laico nulla risulti eccedente e al cristiano non manchi "la menzione esplicita del Nome del Padrone".